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Che spettacolo! La juniores espugna Meduna al 93´!

15-04-2012 12:26 - News Generiche
Ale Baccichetto: gol e ottima prova
LIVENTINAGORGHENSE - LIAPIAVE 1-2

LIVENTINAGORG: Pasquali, Tommasi (st 1´ Trevisan), Pavan, Franceschetto, Badocco, Ferrazzo (pt 30´ Rusalen), Franchellucci, Ghedini, Lorenzon, Dama (st 37´ Cibin), De Bortoli. All. Rorato
LIAPIAVE: Dal Bo, De Nadai, Ghirardo (st 40´ De Bortoli), Baldissin, Mattiuzzo, Fardin, Corocher M (st 40´ Colomberotto), Bozzetto, Corocher D (st 24´ Meremikwu), Malaj, Baccichetto. All. Bressaglia
ARBITRO: Montaldo di Portogruaro
RETI: st 10´ Baccichetto, 16´ Lorenzon (R), 48´ Memermikwu.
NOTE: Espulsi allenatore, accompagnatore e massaggiatore della LiventinaGorg al 10´ st; espulsi al st 32´ Lorenzon e 35´ Franceschetto per doppia ammonizione. Ammoniti De Bortoli, Ghirardo, De Nadai, Meremikwu, Malaj e Baldissin. Spettatori 150 circa con folta rappresentanza ospite.

Willy dixit: "Se è un sogno, non svegliateci". Stai tranquillo, caro Willy, non si tratta di un sogno, è tutto vero!
Non c´è niente da fare, vincere a Meduna ha sempre un sapore particolare: hanno poco loro da vantarsi di aver già vinto il campionato, questa sconfitta peserà come un macigno sulle loro teste per un bel pò di tempo e più che provare (con la presunzione che da sempre li contraddistingue) a convincere noi di essere ugualmente felici, devono anzitutto convincere se stessi, poichè se davvero non gli interessasse niente, non si farebbero espellere in cinque e alla fine della partita, non farebbero tutta quella confusione per impedire a NOI di essere felici, tirando magari borracce a caso addosso a chi ha la sola colpa di essere stracontento per il risultato appena maturato. Stra contento e stra orgoglioso, di un gruppo di ragazzi che la vittoria di ieri se l´è meritata come premio assoluto per quanto fatto nel girone di ritorno, una metamorfosi apparentemente inspiegabile, ma in realtà frutto di un lavoro certosino dentro e fuori dal campo, dal quale la squadra ha saputo trarre il giusto insegnamento per ottenere i risultati che sta effettivamente ottenendo. Il successo di ieri ha infatti nuovamente proiettato la squadra di Bressaglia in testa alla classifica del girone di ritorno, sopravanzando la forte Liventina di un punto, ma soprattutto le ha fatto compiere un ulteriore passo avanti nella tortuosa strada che conduce alla salvezza, saltando a più 5 sulla linea rossa con ancora tre gare da giocare, un buon margine dunque, ma non certo una condizione che ci permetta di staccare la spina, anche perchè sul nostro percorso abbiamo ancora due delicati scontri diretti contro Favaro e Opitergina (!!!!!).
LA PARTITA: Senza il proprio capitano, il Liapiave non solo non affonda, ma riesce ad offrire una gara così gagliarda da ottenere alla resa dei conti, un meritatissimo successo. La gara, sul piano prettamente stilistico, non è propriamente straordinaria, ma sfido chiunque a giocare su un simile campo, più adatto alla coltivazione di piantagioni, che a giocare una normale partita di calcio. E il nostro dispiacere, non è tanto rivolto verso i giocatori del Lia, che tutto sommato a Meduna ci vanno una sola volta all´anno, bensì nei confronti dei padroni di casa, decisamente bravi a costruirsi le vittorie dei campionati in una situazione così "precaria". Ed è così dunque che il primo tempo fila via senza grossi sussulti sul piano delle occasioni, ma con una lotta cruenta soprattutto all´altezza della zona nevralgica, che un arbitro giovane e un pizzico inesperto, stenta a tenere sotto controllo. Saltiamo così alla ripresa, inaugurata dal gol del vantaggio di Ale Baccichetto, che lanciato in contropiede a campo aperto, evita l´uscita di Pasquali e deposita nella porta rimasta sguarnita. Apriti cielo! Giocatori e staff della Liventina si buttano in campo a protestare come leoni contro l´arbitro per un presunto controllo con il braccio da parte di Baccichetto (siamo sinceri: tanto presunto effettivamente non lo era). Ne fa le spese tutta la panchina di casa che viene cacciata anzitempo. Passano 5´ e la giustizia divina premia la Liventina, con un rigore che non ha motivo di esistere ma che un arbitro un pò impaurito dall´ambiente infernale che si è venuto a creare, si trova inconsciamente costretto ad assegnare. Dal dischetto, Lorenzon incrocia col mancino, Dal bo quasi ci arriva, ma il pallone finisce ugualmente in fondo al sacco. Pari e patta. Tutti contenti? Macchè. I padroni di casa, che ce l´hanno a morte con noi, vogliono vincere per onorare il campionato e noi, che ce l´abbiamo a morte con loro, vogliamo vincere per avvicinarci alla salvezza. Se prima la lotta era cruenta, ora diventa ingestibile e l´arbitro, nel primo tempo sin troppo permissivo, comincia ora a fischiare come un vigile in centro città e a estrarre cartellini come se piovesse. Paradossalmente, a mantenere i nervi maggiormente saldi siamo noi ed infatti a cavallo del 35´ la Liventina rimane in 9 per due fallacci da codice penale che l´arbitro non può non punire col rosso. Pur con due uomini in più, sembra che la nostra lucidità venga meno a poco a poco e la speranza di fare il colpaccio va via via affievolendosi, tesi avvalorata inoltre dal fatto che i padroni di casa si mettono logicamente tutti dietro la linea della palla a protezione dei propri 16 metri. Un fortino che resiste, resiste, ma crolla al minuto numero 93: a confezionare l´azione decisiva sono i due neo entrati de Bortoli e Meremikwu, il primo in fase di suggerimento, il secondo in fase di realizzazione. E quella della nostra perla nera è un´autentica prodezza. Ricevuta palla al limite, defilato sulla destra, Willy converge e spara poi col sinistro un bolide che va a morire proprio sotto l´incrocio dei pali. E´ l´apoteosi! si scatena una festa indicibile sul terreno di gioco, che continuerà poi di li a poco, dopo il triplice fischio del direttore di gara. Grazie ragazzi, grazie di cuore. Ora un altro piccolo sforzo e poi la festa sarà completa. La festa di un gruppo che ha dimostrato con la propria unità d´intenti di meritarsi tutte queste soddisfazioni. Poichè, cari miei, se si va d´accordo e ci si vuole bene, non occorre vincere i campionati per essere felici. Ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale!!!

Fonte: Ufficio Stampa

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