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I rigori premiano la Liventina nella prima del "Gallego"

09-05-2012 10:42 - News Generiche
Albi Abazi, autore dell´illusorio vantaggio
LIVENTINAGORG - LIAPIAVE 1-1 (5-3 dopo i rigori)

LIVENTINAGORG: Magon, Tommasi (st 1´ Franceschetto), Cibin (st 22´ Pavan), Badocco, Montin, Ghedini (st 1´ Rusalen), Franchellucci, Polesel, Vettori (st 17´ De Bortoli), Donadon, Cuzzolin. All. Rorato
LIAPIAVE: Dal Bo, De Nadai, Bozzetto, Malaj, Bortot, Ghirardo (st 14´ Baldissin), Baccichetto (st 12´ Corocher D), Corocher M, Abazi, Martina (st 19´ Anzil), Paladin. All. Bressaglia
RETI: st 2´ Abazi, 35´ Franchellucci.
NOTE: Ammoniti Badocco, Pavan, Bozzetto, Corocher D, Paladin. Spettatori 250 circa con folta rappresentanza ospite. Terreno in ottime condizioni
RIGORI LIAPIAVE: Malaj (rete), Baldissin (parato), De Nadai (parato), Anzil (rete).

Ciò che il quarto minuto di recupero ti da, il quarto minuto di recupero ti toglie. Se in campionato infatti, fummo noi a provare l´ebbrezza di segnare il gol decisivo in pieno tempo di recupero, questa volta è toccato alla Liventina strappare il pari addirittura oltre l´extra time, agganciando una lotteria di rigori, che ha voluto forzatamente premiare nuovamente i padroni di casa, che con questo successo salgono a quota due in graduatoria, mentre a noi in tasca, dopo averne assaporati ben tre, resta solamente un misero punticino.
Un vero peccato, poichè se da un lato, il pareggio può essere considerato il risultato più giusto per quanto espresso sul campo dalle due compagini, nell´ambito di una gara di alto livello, giocata su ritmi vertiginosi e senza esclusione di colpi, dall´altro non può che restarci un gigantesco amaro in bocca, per aver sciupato la clamorosa opportunità di inaugurare il torneo con il botto. Di tempo per recriminare tuttavia non ce n´è, poichè si gioca ogni due giorni e la testa dev´essere immediatamente rialzata e ben rivolta al prossimo match che, ironia della sorte, assume le sembianze di un altro derby fratricida, questa volta contro l´Opitergina, che i ragazzi di Bressaglia affronteranno giovedì a Breda di Piave con fischio d´inizio alle ore 20.15.
LA PARTITA: Sin dall´avvio si capisce che la gara saprà appassionare, sotto tutti gli aspetti, il pubblico presente al "Samassa" e la prima vera occasione capita ai locali, con un pallonetto da posizione favorevolissima che esalta i riflessi di Dal Bo. Corso questo pericolo, il Liapiave si assesta ed assume quasi stabilmente il possesso di palla, cominciando a guadagnare metri ed a mettere paura alla Liventina, soprattutto sull´asse mancina Bozzetto - Paladin particolarmente ispirata. Ed è proprio dal settore di sinistra che nasce la più grande occasione del primo tempo, con un pallone d´oro fatto recapitare a Martina a centro area, che cicca la conclusione col sinistro da posizione molto invitante. Il primo tempo va in archivio sullo 0 a 0, mentre la ripresa si apre con i fuochi d´artificio. Il primo affondo del Liapiave è infatti letale, con un taglio in verticale di Baccichetto per Abazi, che giunto al limite spara con una violenza assurda un pallone che spezza le mani a Magon ed entra beffardamente in rete. 1 a 0 e solita coreografica esultanza. La Liventina accusa il colpo e il Liapiave dopo 10´ ha sul piede il match point: punizione dal limite battuta subito da Martina, che sfrutta la distrazione dei padroni di casa impegnati a protestare e mette Paladin a tu per tu con Magon, bravo stavolta nell´uscita a valanga, a scongiurare il pericolo del raddoppio. E a momenti, sull´immediato rovesciamento di fronte non ci scappa subito il pari, con una situazione di netta superiorità numerica che i ragazzi di Rorato non sono tuttavia riusciti a sfruttare a dovere. Dopo questa doppia occasione, il Liapiave sembra in grado di gestire il minimo ma prezioso vantaggio ed infatti si giunge sino al tempo di recupero senza correre più altri particolari rischi. I primi presagi funesti di quel che dovrà accadere di li a poco ci giungono dalla chiamata del tempo di recupero da parte dell´arbitro, ben 4 minuti, che sembrano oggettivamente esagerati per una gara in cui un tempo dura appena 30´. E poi succede che a questi 4, l´arbitro si inventa di aggiungerne inspiegabilmente un altro ancora, tant´è che il pari ad opera di Franchellucci con un bel colpo di testa, arriverà addirittura al 34´ e 47". Francamente un´esagerazione. Ed una beffa difficile da digerire.
Poi i rigori che, come detto prima, consegnano il successo alla Liventina.


Fonte: Ufficio Stampa

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