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Niente più di uno 0 a 0 a Saonara

14-02-2016 18:03 - News Generiche
SAONARAVILLATORA - LIAPIAVE 0-0

SAONARA: Baldan, Barison, Ballin, Vignato, Volpin, Fortin, Hatimi (st 16´ Tombola), Vezù, De Chechi (st 10´ Pittaro), Talato, Danieletto. All. Mazzucato
LIAPIAVE: Fuser, Boro, Fiorotto, Pettenà, Bortot, Bianchi, Dal Mas (st 11´ Manzan), Tegon, Florean, Benetton (st 27´ Abazi), Furlan. All. Piovesan
ARBITRO: Trevisan di Mestre
NOTE: Ammonito Bianchi. Calci d´angolo 4 a 3 per il Liapiave. Spettatori 150 circa

Come spesso ci sta succedendo in questo girone di ritorno, anche a Saonara non riusciamo ad andare aldilà di uno scialbo 0 a 0. I presupposti per tornare al successo, vista la perfezione del terreno di gioco (a dispetto degli abbondanti acquazzoni che stanno flagellando la nostra zona) e vista l´energia buttata in campo nella prima parte di gara, sembravano davvero esserci tutti ed invece sono andati via via scemando a causa del progressivo scadimento delle nostre idee e complice anche la tattica spiccatamente conservativa di un Saonara che, mai come ieri, ha dimostrato il perché abbia preso sin qui così poche reti. Una tattica sparagnina che nel nostro ambiente subirebbe critiche pesantissime, ma che, evidentemente, in casa padovana sta dando i frutti sperati in chiave salvezza, anche perché, ad interpretarla al meglio, vi sono tutti i giocatori impiegati da mister Mazzucato, che con grande ferocia non si fanno mai pescare sopra la linea della palla e si prendono letteralmente per mano pur di chiudere ogni minimo spazio vitale nella fase offensiva del proprio avversario. E a momenti, in questo scenario tattico così ben definito, non ci scappa anche il morto, con un deciso recupero palla in mezzo al campo, che equivale ad una ripartenza due contro uno, non legittimato sotto porta dai padroni di casa semplicemente per un controllo sbagliato. Il confine tra il danno e la beffa è davvero sottile ed allora, per questa volta, teniamoci stretto il danno che ci fa fare quanto meno un passettino in avanti in un campionato che lascia ancora aperto ogni scenario e che a fine anno diventerà proprietà semplicemente di chi avrà avuto più fame, più voglia di correre e più unità d´intenti. Punto.
IL MATCH: Come detto sopra, l´avvio è promettente e già nel primo corner, Bortot e Florean si ostacolano a vicenda facendo sfumare una grande occasione. Pochi minuti dopo, il nostro primo e unico tentativo importante indirizzato verso lo specchio della porta lo firma Tegon, con un sinistro volante a legittimare un perfetto inserimento da dietro, sul quale Baldan compie un autentico miracolo. L´unica sortita offensiva del Saonara nel primo tempo arriva intorno al 20´ ed è una conclusione di Danieletto che Fuser devia senza troppi patemi in angolo. Ancora Liapiave alla mezzora, con Florean a volare sul filo dell´offside sino a fondo campo e a mettere poi al centro un pallone a cui basta una piccola spinta per entrare in porta. Una spinta che purtroppo non arriverà. Nella ripresa gli scenari non mutano di una virgola ed a provarci per primo è ancora Tegon, con un destro a botta sicura dal limite respinto a due metri dalla porta da una delle tante gambe dei difensori locali accorsi a protezione del proprio portiere. A metà ripresa ecco l´episodio a cui abbiamo fatto accenno prima e che avrebbe potuto clamorosamente indirizzare il match verso i padroni di casa: Vignato recupera con astuzia palla in mezzo al campo e verticalizza subito verso Talato, che evita Bortot quale ultimo nostro baluardo servendo poi su un piatto d´argento il pallone di un 1 a 0 che sembra ormai fatto a Ballin, il quale manca il controllo a tre metri dalla porta. Fuser si ritrova la palla in mano, ringrazia e fa ripartire il nostro contropiede. Alla mezzora, volata di Furlan sulla destra e cross col contagiri per Fiorotto che di testa sul secondo palo manca clamorosamente lo specchio. L´ultima chance a due passi dal 90´ capita a Manzan, che di testa colpisce debolmente e fuori misura, un pallone che forse avrebbe meritato una sorte migliore.

Fonte: Ufficio Stampa

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