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Coppa Italia: il cammino verso la coccarda tricolore!

07-01-2016 11:41 - News Generiche
Si chiamano Vesna e Virtus Bolzano le nostre prossime avversarie, nel lungo e tortuoso cammino che conduce verso la coccarda tricolore. La finale di Coppa Italia del Friuli ha avuto luogo proprio ieri sul rettangolo verde di Manzano del Friuli ed ha laureato campione il Vesna di mister Luigino Sandrin (ex calciatore, tra le altre, di Tamai e San Donà), grazie al largo e meritato successo ottenuto a spese del Flaibano per quattro reti a due. Formazione a forti tinte slovene, il Vesna ha sede a Santa Croce (TS), paese di poco meno di 1500 abitanti che dista a pochi chilometri da Trieste e a pochissimi chilometri pure dal confine con la Slovenia. Attualmente in campionato la compagine carsolina staziona al quarto posto in graduatoria del girone unico dell´Eccellenza friulana, alle spalle di Lumignacco, Cordenons e Torviscosa.
La Virtus Bolzano invece, il proprio titolo regionale l´aveva già fatto proprio sabato 19 dicembre, battendo nella finalissima incrociata tra i comitati di Trento e Bolzano, il Mori Santo Stefano, un successo ottenuto ai calci di rigore, dopo aver chiuso i tempi regolamentari sul punteggio di uno a uno. L´attuale denominazione Virtus Bolzano è nata proprio nell´estate del 2015, dalla fusione avvenuta tra i due club cittadini che rispondevano al nome del Bolzano (società storica e riconosciuta a livello interregionale) e della Virtus Don Bosco. La compagine altoatesina, allenata da mister Lomi, gioca le proprie gare interne nello splendido palcoscenico dello Stadio "Druso" (lo stesso stadio che ospita le gare interne del SudTirol in Lega Pro) ed attualmente si ritrova al primo posto in campionato con tre punti di vantaggio sul S. Giorgio, nel contesto di un torneo, fermo ora per la lunga pausa invernale, che riprenderà i battenti solamente domenica 6 febbraio.
La formula della fase nazionale, prevede per noi come barrage degli ottavi di finale, un triangolare che verrà disputato in tre date: mercoledì 17 e 24 febbraio e mercoledì 2 marzo. Ognuna delle squadre impegnate, giocherà ovviamente in due delle tre date sopraindicate e l´ordine di svolgimento delle gare verrà determinato dal sorteggio che verrà effettuato presso la Lega Nazionale Dilettanti di Roma nei prossimi giorni.
Il tabellone degli incroci dei turni successivi è invece già stato pubblicato all´inizio della corrente stagione sportiva e la vincente del nostro triangolare, si ritroverà di fronte ai quarti di finale (in gare di andata e ritorno) la vincente del triangolare che vedrà scendere in campo le rappresentanti della Liguria (la finale avrà luogo il 20 gennaio e vedrà affrontarsi Rapallo e Unione Sanremo), del Piemonte (l´Alpignano) e della Lombardia (l´Ardor Lazzate).
La finalissima di questa competizione, disputatasi negli ultimi anni a Roma o Firenze, avrà luogo mercoledì 20 aprile 2016.


L´accurata presentazione delle nostre avversarie da parte di VenetoGol.it

E’ fatta! Con il successo del Vesna fresco titolare della Coppa Italia FVG 2015-16 (nell’albo d’oro regionale succede alla Virtus Corno Rosazzo), il quadro Triveneto è delineato con: Lia Piave Treviso (Veneto), Virtus Bolzano (Trentino A.A.) e Vesna (Friuli Venezia Giulia). Il Lia Piave alla seconda partecipazione nella rassegna dell’Eccellenza, punta a riscattare quel mancato passaggio di prestigio che allineava i meranesi dell’ Obermais (Maia Alta) e il Muggia di Fabio Corosu. Quel triangolare condizionato dal 3-0 in apertura del Muggia in terra altoatesina, il Liapiave solo in parte lo rimediò sul rettangolo di casa, a Ormelle, dove i trevigiani si imposero al quasi 40enne Hansi Kiem (ex St. Martin Valpassiria, avversario qualche anno prima del S. Lucia di Piave) e compagni, con il minimo scarto, un risicato 1-0. Decisiva quindi la terza gara, la sfida sul Golfo di Trieste che il Liapiave doveva assolutamente vincere per prendersi i quarti di finale e pescare nell’urna i lombardi del Cantù S. Paolo. Il match sul veloce sintetico muggesano vide l’exploit finale dei biancocelesti di casa, grazie alle sfuriate di un imprendibile Fantina e alla punizione pennellata da Zugna che indirizzò alla resa i trevigiani (1-0). L’edizione 2008-9 proiettò sul trono nazionale la Virtus Casarano maramaldo vincitore con il netto 4-0 inflitto agli umbri del Castel Rigone.

Ma è tempo di conoscere le future avversarie che dal 17 febbraio si daranno battaglia. La Virtus Bolzano che ha preso casa al “Druso”, sulla carta è un complesso di assoluto valore tecnico. Leader della Oberliga, il massimo torneo regionale dell’Eccellenza, i biancoverdi di Luca Lomi in coppa hanno sbaragliato il campo piazzando l’acuto finale (1-1 e soluzione ai calci di rigore) sui campioni del 2013-14 del Mori S. Stefano di mister Davide Zoller. Nei passaggi intermedi l’undici bianco verde ha collezionato tutte vittorie. L’apertura ha visto Torcasio e compagni espugnare Laces per 2-0 e replicare il ritorno con un tonico 3-1. Nel primo triangolare i ragazzi di Lomi hanno spazzato il Lana (4-2), vinto a Tramin (Termeno) per 3-0 e regolato di misura al “Druso” il Naturns (Naturno) per 1-0. Questa scrematura è servita al team del capoluogo di giocarsi la finale del Comitato di Bolzano contro il St. Georgen (detentore del trofeo 2014-15) di mister Patrizio Morini sconfitto sul filo di lana per 2-1. L’ultima fatica la Virtus Bolzano l’ha coronata nella finale per il titolo e la sfida contro il Mori S. Stefano. Al termine dei 90’ l’1-1 dei tempi regolari ha indirizzato le squadre alla lotteria dal dischetto e l’undici virtussino l’ha spuntata per 6-5. E’ una Virtus Bolzano che in corso d’opera ha mutato la guida tecnica, assegnata a Luca Lomi ex Mezzocorona. Il team è stato allestito per vincere con l’obiettivo di salire in serie D al primo tentativo. Tra i pali il 40enne Torcasio (ex FBC Bolzano) e una garanzia e al suo fianco c’è il giovane Scuttari. La difesa è il reparto che in assenza (infortunio) del regista, l’esperto Frendo (ex Virtus Vecomp Verona), ha fatto vedere di patire i tagli bassi degli esterni, le palle filtranti e il “dai e vai” per linee centrali. Lomi però conta parecchio sulla versatilità offensiva del proprio gruppo e sulla disposizione tattica, il 3-5-2 o il 3-4-1-2 che sviluppa un buon possesso palla, repentine accelerazioni (il furetto Speziale è l’anima in prossimità dell’arco dei sedici metri) e una adeguata copertura sulle “seconde palle”. La mediana è il settore forte dei biancoverdi che possono contare sul valore tecnico e il piede cristallino (punizioni e corner le sue armi letali) di Campo ’84, ex capitano fino a pochi mesi fa in Lega Pro del Sudtirol, in passato al Cittadella e del Torino, agli inizi della carriera; su Ziviani ex Mezzocorona e St. Georgen, sul trevigiano (di Motta di Livenza) Zentil, ex Pizzighettone e Mezzocorona, oltre al citato Speziale ex Vecomp VR arrivato dall’Aurosa Seriate. Uscito di scena nell’ultimo mercato il fantasioso mancino Maritz (la copia di Speziale), l’undici di mr. Lomi dispone di parecchi giocatori mancini (Speziale, Campo e gli esterni di fascia sinistra) a cui si aggiungono le due torri da 190 centimetri, il potente mancino Dal Piaz e il “pilone” Turri centravanti con esperienze nell’Eccellenza e serie D della Calabria. Anche nel gioco in acrobazia la Virtus Bolzano è ben messa.

In Friuli Venezia Giulia i lux nel tardo pomeriggio dell’Epifania hanno illuminato e fatto brillare il trionfo e la coppa vinta dai carsolini del Vesna al primo alloro regionale. Allo sconfitto Flaibano, bersagliato alla vigilia dalle squalifiche (3) che hanno sgretolato la forza e la statura della difesa, va l’elogio per aver onorato la competizione. Nel prendere in esame il cammino sul doppio binario del Vesna, i triestini di S. Croce al giro di boa del campionato sono collocati al 4° posto nel torneo regionale a -5 dal Cordenons del trevigiano Mauro Conte e dal piazzamento che vale gli spareggi nazionali (in FVG non si effettuano i playoff). In Coppa dopo il roboante 3-0 di inizio rassegna, la formazione di Luigino Sandrin è incappata nello stop (3-1) nel retour-match contro a Sanvitese di Ermanno Tomei superando però il turno. Nei quarti i biancocelesti hanno sbrigato la pratica eliminando per 2-1 il Kras e con il medesimo punteggio si sono assicurati la semifinale contro il Rivignano. Nel dipingere la caratura tecnica dell’undici carsolino, va posto in risalto l’ottimo rendimento del portiere Carli che garantisce i suoi centimetri nelle uscite e nel piazzamento tra i pali. La difesa non è un reparto impeccabile e la spinta di Potenza, laterale che ama salire e allinearsi alla mediana spesso indebolisce il reparto costretto a difendere a “tre” e non sempre puntuale nel chiudere la diagonale. Nel trovare il pelo nell’uovo va detto che sul lato dove opera Potenza laterale muscoloso, gli avversari non trovano un corridoio preferenziale per arrivare al cross. Più vulnerabile il centro-destra dove la squadra pecca in fisicità dove si distingue nella corsa l’interno Toffoli collante della mediana e frangiflutti inesauribile. La “dinamo” del centrocampo giuliano è uomo di contrasto, ma sul piano tattico questi si fa prendere dalla foga lasciandosi alle spalle troppi metri sulla difesa. A dirigere il gioco è il 32enne Bozic. Il mancino sloveno sul piano della velocità non è un fulmine di guerra, ma sa staccarsi con intelligenza dalla marcatura e con il mancino sa disegnare le geometrie con palloni puliti e quando la squadra si muove da par suo, riesce a fraseggiare con i compagni sul corto e indirizzarli nell’allungo. Molto pericoloso sui calci piazzati. Il tridente è un mix di agilità e potenza. Sulla destra Kosmac ha fatto vedere di possedere i tempi per incrociare e scambiarsi la posizione con Venturini, oltre a essere un giocatore duttile e sempre presente quando i compagni sono chiamati a far defluire il gioco sugli esterni. Più mobile e rapido Venturini (ex Manzanese), in un tridente che accorcia e si distende. Colja ’97 è la potente torre (193 centimetri) carsolina che sa farsi rispettare in acrobazia e nella gestione del cuoio. In panchina mr. Sandrin può inoltre contare sul Menichini l’alternativa a Venturini e sul duttile Stanich, mezzapunta tuttofare. Va detto che il Vesna nel 4-1-3-2 o nel 4-4-2 che caratterizza i suoi movimenti, dalla cintola in su conta su giocatori che rasentano la trentina. L’esperienza quindi è un punto a favore… (Flavio Cipriani)

Fonte: Ufficio Stampa

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